lunedì 4 MARZO ore 14.30

JANE EYRE di  Charlotte Brontë

“Non dovete pensare troppo male di me” “Ma io penso male di voi” dissi; “ e vi dico perché: non tanto perché avete rifiutato di darmi un tetto, o mi avete guardata come un’impostora, quanto perché mi avete ora rimproverato di non avere denaro né casa. Alcune delle persone migliori che siano mai vissute sono state indigenti come me; e se siete cristiana, non dovreste considerare un crimine la povertà”.

Un’orfana dal carattere spigoloso, incline alla ribellione, non bella, accolta con disamore da un’algida zia e da due cugini ostili, un orfanotrofio in balia di un uomo ottuso e crudele, la professione di insegnante prima e di istitutrice poi presso un ricco quanto misterioso possidente, notti squarciate da urla terribili e non umane in una magione spettrale, un matrimonio infranto sull’altare, la fuga e la ricerca di un nuovo rifugio, un nuovo inizio e inaspettati avvenimenti sono solo alcuni degli elementi che irretiscono il lettore sino all’ultima pagina.

Ma aldilà dell’appassionante trama è il desiderio di dignità, di riconoscimento, di indipendenza della protagonista che fanno di questo libro un classico che non tramonta.

Pubblicata nel 1847 dietro pseudonimo di Currer Bell, la storia di Jane Eyre diventa lo specchio di un’epoca e delle rivendicazioni femminili per una vita migliore e degna e getta luce su una realtà cupa e ipocrita dalla quale emanciparsi con fatica è l’unico modo di sopravvivere.

Il romanzo è disponibile come audiolibro gratuito nelle biblioteche, su Liber Liber e su MLOL e come e-book gratuito su Liber Liber e su MLOL:

AUDIOLIBRO - https://liberliber.it/autori/autori-b/charlotte-bronte/jane-eyre-audiolibro/

EBOOK - https://liberliber.it/autori/autori-b/charlotte-bronte/jane-eyre/

Charlotte Brontë (1816-1855) fu terza di sei figli nati tra il 1814 e il 1820. La madre morì nel 1821 e dopo pochi anni le figlie femmine furono affidate ad un collegio che le dotasse di un’istruzione sufficiente per guadagnarsi la vita da sole. Le sorelle maggiori Maria e Elisabeth morirono di malnutrizione e malattie esacerbate dalle pessime condizioni del collegio. Negli anni le sorelle superstiti si dedicarono al padre malato, alla professione di istitutrici, al sostentamento del fratello che dissipò gli averi e la sua esistenza e dal 1844 alla scrittura. I loro libri furono pubblicati dietro pseudononimo. Tra il 1848 e il 1849 Charlotte assistette alla morte delle sorelle e del fratello. Nel 1855, dopo pochi mesi di matrimonio, morì probabilmente di iperemesi gravidica. Il padre le sopravvisse fino al 1861 e il marito sino al 1906.

Altre opere: Shirley (1849), Villette (1853) e postume: The professor (1857) e Emma (incompiuto).

Tutti

Gratuito