Descrizione
lunedì 8 gennaio 2024 ore 14.30
DONNA FLOR E I SUOI DUE MARITI di Jorge Amado
“Ma Norma, io sono vedova…” “E con ciò? Forse credi che una vedova non sia una donna? … Le vedove, per quanto ne so io, pensano agli uomini, sognano gli uomini, guardano gli uomini come le altre… questa poi!”
Succede che la bella e formosa Dona Flor si innamori perdutamente e ricambiata da Vadinho, esuberante quanto affascinante viveur di professione, e che immediatamente si sposi. A nulla vale la scoperta che l’amato marito, che ardentemente non cessa di amarla, persegua impenintente l’arte del tradimento: ciò non scalfisce l’amore che prova per lui. Ma ecco che il fato si mette di traverso e Vadinho è colto dalla morte mentre balla appassionatamente con una delle sue seducenti conquiste.
Flor è cuoca eccezionale e per mantenersi tiene lezioni di cucina molto seguite, circondata dall’affetto delle sue apprendiste. Superato il lungo periodo del lutto, si risposa con il posato e tranquillo Teodoro, farmacista benestante, molto bello, molto affettuoso e molto diverso dal precedente marito. Nel precedente sodalizio coniugale Flor è stata un’amante appassionata e Vadinho le riappare la notte prima del nuovo matrimonio determinato a non abbandonarla facilmente tra le braccia di un altro…
Pubblicato nel 1966 Dona Flor e i suoi due mariti è uno dei romanzi più conosciuti dello scrittore brasiliano. Le vicende si svolgono a Salvador de Bahia verso la metà del secolo scorso, in un caleidoscopio di personaggi e vicende del proletariato brasiliano, pervaso da una grandissima vitalità, ironia ed esuberanza. Un romanzo corale che conquista e pervade l’anima e i pensieri del lettore.
Nel 1976 il romanzo è stato adattato cinematograficamente in un film omonimo, che negli anni è diventata la pellicola di maggior successo e di maggior incasso del cinema brasiliano, superata solo nel 2010.
Jorge Amado (1912-2001) si avvicinò alla letteratura dei classici portoghesi e dei romanzi di Swift, Scott e Walter Scott a partire dai suoi dieci anni d’età durante la scuola dai Gesuiti a Salvador de Bahia. Nel 1930 si trasferì a Rio per completare I suoi studi e con l’aiuto di un mentore venne data alle stampe la sua prima opera. A Ipanema, dove si era trasferito, allargò la sua cerchia di amicizie e collaborazioni letterarie e si avvicino al Partito Comunista, di cui divenne membro e che comportò poi il suo esilio dal 1941 al 1942 e poi nel 1947, quando il partito fu dichiarato illegale. Il secondo esilio lo portò in Francia e in Cecoslovacchia e potè rientrare in patria nel 1955. I suoi romanzi ottennero riconoscimenti e successi e sono stati tradotti in 49 lingue e pubblicati in 55 Paesi. Numerose anche le trasposizioni cinematografiche. Era ateo e nonostante il suo materialismo fu sempre grande sostenitore delle manifestazione della fede popolare del popolo bahiano.
A chi è rivolto
Tutti
Date e orari
08 gen
08
gen
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Gratuito
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Ultimo aggiornamento: 29 dicembre 2023, 17:00